EMERGENZA AMBIENTALE A LIZZANO. CON QUESTO CALDO I RIFIUTI … FERMENTANO!

EMERGENZA AMBIENTALE  A LIZZANO. CON QUESTO CALDO I RIFIUTI … FERMENTANO!

Al Sindaco di Lizzano, Al Prefetto di Taranto, al Presidente della Provincia di Taranto, all’Assessore Regionale all’Ambiente – Bari, all’ASL di Taranto – Direttore Generale, all’ARPA PUGLIA – Dipartimento di Taranto, alla Procura della Repubblica di Taranto

Oggetto: Rinnovo odori sgradevoli nel centro abitato.

 Nella giornata di ieri 20 luglio 2012, alle ore 23, si sono nuovamente registrati nel centro abitato di Lizzano, intensi e sgradevoli odori. Una storia che si ripete spesso, un paese in balia di “onde” nauseabonde, che generano disgusto e disagi all’intera popolazione, senza contare le conseguenze dannose che potrebbero riversarsi sulla salute dei cittadini.

Purtroppo da parte di questa organizzazione politica, da associazioni ambientaliste, da singoli cittadini, si sono levate più volte e a più riprese segnalazioni e proteste, senza avere mai alcun esito da parte delle autorità preposte al controllo del territorio, investite dal triste fenomeno in questione.

Un fenomeno, si ribadisce ancora una volta, che, nostro malgrado, siamo costretti a sopportare ormai da anni, che persiste da tanto tempo, e verso il quale si ha l’impressione della più assoluta impotenza delle istituzioni territoriali e degli organi di controllo preposti per legge.

Il sindaco di Lizzano, nella sua qualità di ufficiale di Governo con specifiche competenze in materia igienico-sanitarie, continua a essere soggetto passivo rispetto a tali eventi, affermando ogni volta che “…la situazione è sotto controllo e che il Comune vigila attentamente (?) ”.

Abbiamo sollecitato il sindaco, con la precedente nota di un mese fa (20/07/2012), ad istituire un presidio capace di monitorare in continuo la qualità dell’aria, con allarmi che entrano in funzione ogni volta che il paese viene investito dalle onde odorigene nauseabonde. Un presidio capace di interagire immediatamente con le autorità competenti (ARPA, ASL, Provincia, Regione, Forze dell’Ordine).

Purtroppo tutto finora è stato vano!

Sollecitiamo ancora una volta le autorità in indirizzo, ognuno per la parte di propria competenza, ad intervenire celermente, allo scopo di porre fine ad un incubo cui è costretta a vivere la nostra comunità!

Distinti saluti.

Antonio Clemente Cavallo

viv@voce

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